SANITA’, LAZIO: A VITERBO PRIMO ESOSCHELETRO DONATO A CITTADINO
“E’ la prima volta nel Lazio che un esoscheletro, apparecchio robotico indossabile che funge da arto artificiale, è stato donato ad un cittadino. Da oggi Graziano Moscara, cittadino residente a Vetralla e che nel 2021 ha perso l’uso degli arti inferiori in un tragico incidente stradale, potrà essere accompagnato nel percorso riabilitativo da un dispositivo che gli consentirà di alzarsi dalla sedia a rotelle e svolgere un training accurato. Tutto questo è stato possibile grazie alla raccolta fondi organizzata dalla Fondazione Chirurghi Italiani e ai tanti donatori che hanno partecipato”
E’ quanto ha detto questa mattina il prof. Pierluigi Marini, Presidente della Fondazione Chirurghi Italiani, durante la cerimonia di donazione che si è svolta alla Casa di cura “Villa Immacolata” di San Martino Al Cimino a Viterbo e dove erano presenti oltre ai familiari e gli amici di Graziano Moscara anche il Sindaco di Vetralla Sandrino Aquilani, la giunta ed il presidente del consiglio comunale.
Durante la cerimonia, Luca Cilloni -fisioterapista di Progettiamo Autonomia Robotics – ha presentato l’Esoscheletro ReWalk, dispositivo indomabile di eccellenza nel panorama mondiale: “ReWalk – ha detto Cilloni – è il primo esoscheletro progettato per uso personale: è un dispositivo di riabilitazione che permette al paziente di fare un percorso di allenamento completo e unico. Un percorso che può aiutare sensibilmente a migliorare la qualità della vita di Graziano”.
Toccanti poi le parole di Graziano Moscara: “Sarà un Natale che ricorderò per sempre, non mi aspettavo tutto questo affetto, sarà un Natale indimenticabile. Con questo esoscheletro potrò rialzarmi e riguardare in faccia le persone come facevo prima dell’incidente e finalmente poterle abbracciare nuovamente una per una”.
Per il Sindaco Sandrino Aquilani “quella di oggi è una giornata particolare per tutta Vetralla. Grazie al prof. Marini e alla Fondazione dei Chirurghi Italiani per Graziano e per tante altre persone si riaccende una speranza. Questo gesto serve a dare una spinta positiva alle persone che rischiano di rassegnarsi. Noi italiani, in questi esempi straordinari di partecipazione e solidarietà. siamo unici”.
“La sanità italiana – ha concluso il Presidente della Fondazione Chirurghi Italiani Pierluigi Marini- , benché in difficoltà, può vantare eccellenze professionali che sono un modello in tutto il mondo. Quando alla professionalità si aggiunge l’innovazione e la tecnologia come in questo caso, possiamo offrire ai pazienti e a tutta la comunità soluzioni inimmaginabili. I chirurghi italiani, questa Fondazione, saranno in campo con tanti altri progetti di questo tipo. Salvare vite umane, migliorare la qualità della vita dei nostri pazienti è la nostra vocazione e la nostra missione”.